Danno Ambientale


Da una iniziale fase di irrilevanza giuridica, la tutela dell’ambiente ha progressivamente assunto un valore di interesse primario la cui tutela è rafforzata rispetto ad altri interessi.

La materia del diritto ambientale è stata disciplinata per la prima volta in modo organico dalla L.349/1986 istitutiva del Ministero dell’Ambiente, in virtù della quale il profilo risarcitorio del danno ambientale occupa una rilevanza autonoma, tutelabile tramite gli istituti della responsabilità civile per danno ambientale e dell’azione giurisdizionale amministrativa e penale per l’annullamento dei provvedimenti lesivi dell’ambiente.

Il danno ambientale, in generale, consiste in qualsiasi deterioramento significativo e misurabile, diretto o indiretto, di una risorsa naturale o dell’utilità assicurata da quest’ultima.

Da qui conseguono 4 diverse tipologie di danno:

– danno alle specie e agli habitat naturali protetti dalla normativa nazionale e comunitaria;

– alle acque interne, mediante azioni che incidano in modo significativamente negativo sullo stato ecologico, chimico e/o quantitativo oppure sul potenziale ecologico delle acque interessate, quali definiti nella direttiva 2000/60/CE, ad eccezione degli effetti negativi cui si applica l’art. 4, paragrafo 7, di tale direttiva;

– alle acque costiere ed a quelle ricomprese nel mare territoriale mediante le azioni suddette, anche se svolte in acque internazionali;

– al terreno, mediante qualsiasi contaminazione che crei un rischio significativo di effetti nocivi, anche indiretti, sulla salute umana a seguito dell’introduzione nel suolo, sul suolo o nel sottosuolo di sostanze, preparati, organismi o microrganismi nocivi per l’ambiente.

In concreto, si parla di danno ambientale ogni qual volta interviene un nesso di causalità con attività di tutti coloro che, persone fisiche o giuridiche, esercitano o controllano un'attività economica di carattere professionale che possa avere un impatto sull'ambiente.

In riferimento alla loro condotta, hanno:

- in caso di danno potenziale o realizzatosi, l’obbligo di informare entro le 24 ore, Comune (o Provincia autonoma) e Prefetto (che a sua volta informa il Ministero dell’Ambiente nelle 24 ore successive);

- in caso di danno ambientale potenziale, l’obbligo di adozione, entro le 24 ore, di misure di prevenzione necessarie all'impedire il realizzarsi dell'evento;

- in caso di danno verificatosi, l’ obbligo di ripristino ambientale.

Nel complesso, il danno ambientale viene risarcito esclusivamente per il tramite di queste misure primarie, complentari o compensative, oltre a trovare congruo ristoro in via giudiziale attraverso il meccanismo risarcitorio del neminem ladere ex art. 2043 c.c.

In materia di diritto ambientale, dunque, interviene una normativa sofisticata e complessa sulla quale convergono problematiche di diritto amministrativo, diritto penale e diritto civile e che impongo, oggi più che in passato, una attività legale qualificata ed aggiornata.

Lo Studio Legale Liguori offre in materia la propria attività di assistenza, giudiziale e stragiudiziale, ai fini dell’individuazione  e del rispetto degli obblighi di legge in materia di:

- inquinamento acustico;

- inquinamento elettromagnetico;

- inquinamento idrico e delle acque reflue;

- gestione dei rifiuti;

- bonifiche;

- autorizzazioni ed emissioni e scarichi;

- ottenimento autorizzazioni amministrative e difesa per la sospensione e l’annullamento di provvedimenti della P.A.;

- patrocinio innanzi al giudice civile e penale per il risarcimento del danno ambientale;

Lo Studio Legale Liguori, inoltre, offre la propria attività professionale in materia penale in ordine a tutte le controversie vertenti su reati ambientali:

- incendio boschivo (423 bis c.p.)

- inondazione, frana, valanga (426 c.p.)

- danneggiamento seguito da inondazione, frana o valanga (427 c.p.)

- crollo di costruzioni o altri disastri (434 c.p.)

- avvelenamento di acque e di sostanze alimentari (439 c.p.)

- distruzione di materie prime o di prodotti agricoli o industriali, ovvero di mezzi di produzione (499 c.p.)

- diffusione di una malattia delle piante o degli animali (500 c.p.)

- uccisione di animali (544 bis c.p)

- maltrattamento di animali (544 ter c.p.)

- danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale (733 c.p.) e

- distruzione o deturpamento di bellezze naturali (734 c.p.)

Se ritieni di aver subito un danno ambientale o vuoi sottoporci una tua problematica in materia, contattaci telefonicamente o compila l'apposito modulo sottostante: lo Studio Legale Liguori offre  senza impegno una verifica puntale della tua situazione, valutando l'opportunità di intraprendere un'azione legale nelle sede opportune.

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